Poco distante dal mare, al di fuori delle mura storiche è custodito il complesso monumentale di San Paragorio, costituito dalla chiesa cattedrale dall’adiacente area archeologica. La chiesa è dedicata a San Paragorio, soldato romano che alcune fonti indicano come nord-africano e altre come nativo di Noli, che sarebbe stato martirizzato in Corsica a causa della propria fede. Importanti scavi archeologici furono effettuati nel 1972 nell’area adiacente alla chiesa che portarono alla luce i resti di un battistero paleocristiano dell’inizio del V secolo e di una necropoli dell’età tardo-antica evidenziando la presenza di un insediamento frequentato dall’età romana imperiale all’alto medioevo. Questi scavi hanno riportato alla luce un approdo marittimo in uso dall’età imperiale e resti dei retrostanti magazzini delineando lo sviluppo di un insediamento portuale romano-bizantino e il successivo sviluppo di un villaggio altomedievale distrutto da un incendio alla fine del IX secolo. Le vicende della chiesa sono legate alla città di Noli. – Proprio in San Paragorio infatti venne firmato nel 1192 l’atto di cessione dei diritti feudali dal marchese Enrico II Del Carretto grazie al quale Noli divenne un libero comune. – Legandosi saldamente in alleanza con Genova ebbe modo di rimanere a lungo una repubblica indipendente nonostante le pressioni del vicino Marchesato del Finale e del Comune di Savona. Nel 1239 San Paragorio divenne sede episcopale e la chiesa fu elevata a Cattedrale di Noli e vi rimase fino al 1572 quando trovandosi all’esterno della cinta muraria e separata dal nucleo abitato del Borgo, perse il titolo a favore della più centrale e protetta chiesa di San Pietro dei Pescatori, attuale Cattedrale, titolo che condivide tutt’ora con la cattedrale di Savona. – Da allora subì un lento ma inesorabile declino.
Coordinate Geografiche
44° 12’ 12”
08° 24’ 55”
h = 8 m./slm
Il complesso di San Paragorio a Noli (SV)

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