Myanmar, Paese estero 01 settembre 2015

Il confine diventato simbolo della vergogna internazionale

Al confine tra la Serbia e l’Ungheria, il muro costruito lungo tutto il perimetro che divide i due paesi, non ferma l’esodo che va avanti da molti anni, ma solo adesso sotto i riflettori dei media internazionali. Le immagini ricostruiscono uno dei tanti viaggi di migliaia di persone in fuga dalla guerra. Camminano per ore, seguendo dei vecchi binari lungo una linea ferroviaria che collegava Belgrado con l’Ungheria. Adesso è diventata la strada dei migranti. Centinaia di Iracheni, packistani, afghani, siriani, ogni giorno incidono con le scarpe le travi di legno bruciate dal sole.