Le “Cronache” Moraldiane di uno (non proprio) smemorato sono da leggere perché faranno “rivivere” le passioni che solo due amici possono raccontarsi…
Il nuovo libro di Moraldo Rossi “Cronache di uno smemorato” è stato presentato il 22 giugno 2015 alla Casa del Cinema, con il patrocinio del Comune di Roma, Zètema Progetto Cultura, in collaborazione con RaiCinema ed edito da “Edilet”.
“Le notti di Cabiria”- Moraldo va al Santuario-, ha fatto da cornice dopo l’introduzione da parte dello stesso autore, di Gianfranco Angelucci e di Italo Moscati con una proiezione speciale di circa 30 minuti suscitando nei presenti vivide emozioni ed interesse. Molti gli ospiti, tra familiari, amici e colleghi del Rossi oltre a Vip che nutrendo nei suoi confronti un vero affetto non sono voluti mancare all’evento e che lo stesso autore ha ringraziato personalmente.
Fra i tanti, la figlia di Raf Vallone, Eleonora, felicissima di essere riuscita ad essere presente, ci racconta in una breve intervista le sue impressioni soffermandosi sull’ arte cinematografica e letteraria e ripercorrendo come in un flash alcuni momenti del suo passato quando Moraldo e i suoi genitori si frequentavano. Chi non ricorda il noto attore di origini calabresi Raffaele Vallone, più noto come Raf, che ha vissuto a Roma svolgendo diverse attività, fra le quali calciatore, giornalista e partigiano italiano e raggiungendo notorietà per la sua carriera di attore (Il segno di Venere, Il Padrino III, Noi vivi, la Ciociara, Il Cammino della Speranza ecc…). Ai tempi della loro assidua attività, – ricorda la figlia Eleonora – suo padre incontrava spesso Moraldo così come gli altri volti noti del cinema di quegli anni: «Si frequentavano tanto, ed oggi è evidente l’importanza di aver vissuto quel periodo… film che nn hanno nulla di rimbombante.. o inutile.. solo l’essenzialità; Raf e Moraldo erano pieni di ironia, sottilezze; Flaviano, Fellini tutti insieme hanno fatto un pezzo della storia del cinema neorealista; una cultura che ha fatto si che nel mondo l’Italia fosse conosciuta e soprattutto la realtà di quei tempi fosse vista anche da quanti non potevano sapere cosa stesse accadendo» Eleonora rivela che in un incontro con alcuni russi questi non hanno resistito nel confessare che guardavano i film neorealistici del suo papà di nascosto.
In questa interessante intervista mentre la signora Vallone ripercorre un po’ dei tempi passati e della vicinanza con Moraldo scopriamo anche un interessante new che la riguarda:« E’ un vero scoop… la news è in esclusiva ed in anteprima… riguarda un mio nuovo progetto, “l’Acqua Film Festival” che ha per tema l’acqua, non liquida o ecologica, ma concettuale, come elemento che unisce tutto il mondo…acqua elemento essenziale x la vita; un po’ come la pellicola. Partirà a breve e sono felice di averlo rivelato in questa occasione della presentazione di un libro di un caro amico quale è Moraldo».
Moraldo Rossi abbandonati gli studi di ingegneria e la passione per il circo, lasciò la provincia veneta per recarsi a Roma. Qui conobbe Federico Fellini, di cui fu aiuto regista e ispiratore fin dal suo primo film, come lui stesso sostiene, dal 1951 al 1959 e grande amico. A lui il regista riminese dedicò tre personaggi: il “Moraldo” de I vitelloni, il “Matto” de La strada e il protagonista del mai realizzato Moraldo in città. Sua sorella è l’attrice Cosetta Greco. In seguito, Moraldo Rossi fu sceneggiatore e regista cinematografico e televisivo, dirigendo tra l’altro centinaia di caroselli. Moraldo Rossi è anche autore letterario, premiato da Editori & Associati con “Premio Narrativa Studio 12” edizione 1998. Ha pubblicato “Fellini&Rossi, il Sesto Vitellone con la collaborazione di Tatti Sanguineti, edito da “Le Mani” e dalla Cineteca di Bologna; Racconti irragionevoli (Edilet nel 2011); Il Set Tuscia (Armando editori); Sogna Federico Sogna (Le Mani). Carmen Minutoli
©CM riutilizzo consentito citando autore e fonti