Roma (Lazio) 18 gennaio 2017

Il sindaco Cinque Stelle le canta ai giornalisti: “cazzari”

“Pinocchi”, “cazzari” al soldo del padrone. Così il sindaco grillino di Nettuno Angelo Casto definisce i giornalisti in un video stornello “trafugato” da una chat interna del gruppo Cinque Stelle del Comune alle porte di Roma. Nella “serenata” che il sindaco dedica ai giornalisti non viene chiusa una rima, il cantante è fuori metrica e pure stonato, ma nonostante questo al grido di “fatece largo che parlamo noi” il sindaco canta il motto di un gruppo di giornalisti venduti, ignoranti e senza scrupoli, compiaciuti di tutti i loro difetti. “Una goliardata – si è difeso il Primo cittadino dalle colonne dei giornali locali – un testo divulgato tra amici prima di diventare Sindaco, che doveva rimanere riservato. Chi lo ha divulgato lo ha fatto con l’intento di danneggiarmi, e non doveva assolutamente permettersi, su questo cercherò di venire a capo. Ovviamente – ha poi aggiunto – non rispecchia assolutamente il mio modo di guardare alla stampa locale con cui ho un rapporto di collaborazione e fiducia”. Certo, non era l’opinione di un aspirante sindaco (almeno così dice il militante grillino) ma di certo era l’opinione di un funzionario di pubblica sicurezza attualmente in servizio, visto che prima di diventare sindaco con un vero e proprio plebiscito nel giugno dello scorso anno, Angelo Casto era vicequestore della Polizia di Stato. Insomma, se non era il sindaco a pensarla così dei giornalisti, era un vicequestore, in ogni caso, pare che i giornalisti dalle parti di Nettuno, non godano di considerazione da parte delle autorità e nemmeno possano godere di buona musica.