Roma 19 Aprile 2018
Riavvolgiamo il nastro: Novembre 2011, governo Berlusconi lascia…..per i fedelissimi “Colpo di Stato ” Ognuno la pensi come meglio crede ” Siamo in democrazia ” Da allora si sono susseguiti dei governi non eletti con voto diretto del popolo. Tutti gridarono allo scandalo, tutti non vedevano l’ora di tornare alle urne, ” Tutti però si intascavano lo stipendio da parlamentari” Pur non essendo stati rieletti. Alla faccia della signora Maria che per tirare avanti rovistava nei cassonetti dell’ortomercato, per poter mangiare.( Ma questo è populismo). Sono passati 7 anni da allora, qualcosa è cambiato, purtroppo non è cambiato il valzer delle poltrone,la musica sempre quella,i passi pure. Finalmente arriva la fatidica data delle elezioni, ” Si vota il 4 Marzo ” In questi sette anni ne abbiamo vista di cotte e di crude, le parole d’ordine erano ” Il popolo è sovrano “. Per farla breve si arriva al voto del 4 Marzo,con un terremoto per alcuni partiti, apoteosi per altri, uno penserà cambierà tutto, l’Italia sarà rivoltata come un calzino, le promesse in campagna elettorale saranno mantenute, ci sarà più trasparenza, la politica avrà capito la lezione………”Neanche per sogno ” tutto come prima le spartizioni del potere,le poltrone,i benefici, sono ancora li sotto gli occhi di tutti, l’unica cosa certa oltre a questo: in tutti questi anni si sono goduti gli stipendi, gli annessi/connessi……..dal 4 di Marzo sui loro conti corrente sono accreditati i loro lauti stipendi……….il resto può aspettare….tanto non si ha fretta………mentre chi dovrà aspettare saranno i tanti “Peones ” Che hanno creduto alle favole…… ” con presa per il C finale del voto” Per il momento il reddito di cittadinanza,la Flat Tax, la legge Fornero, le strigliate all’Europa, l’Iva,”SPARITE DAI RADAR” Sono tutte li che aspettano nei cassetti, per il momento ben chiusi. Il politico sa benissimo che gli Italiani dimentica molto velocemente. Anche le prese per il C. ( pennabiancalive-Roma ) Ascoltate le scadenze dettate da Di Maio