GENNARO SAVIO: “E’ SONCERTANTE CHE SULL’ISOLA D’ISCHIA, DURANTE IL RIFACIMENTO DEI MARCIAPIEDI, LA CITTA’ METROPOLITANA GUIDATA DA LUIGI DE MAGISTRIS NON STIA PIANTUMANDO GLI OLEANDRI MANCANTI E STIA PROVVEDENDO ALL’ELIMINAZIONE DELLE AIUOLE CHE LI HANNO OSPITATI PER DECENNI”
Intanto il sindaco Enzo Ferrandino diffida l’ex Provincia a piantumare gli alberi mancanti ma il primo cittadino ischitano non ha la credibilità politica ed amministrativa per attaccare De Magistris sulla mancata piantumazione degli oleandri perche’ nel comune di Ischia da amministratore comunale ha fatto molto peggio in termini di difesa del patrimonio arboreo lungo le nostre strade.
di Gennaro Savio
Da qualche giorno sulle strade dell’isola d’Ischia di competenza della Città Metropolitana, l’amministrazione guidata dal Sindaco Luigi De Magistris sta finalmente provvedendo alla messa in sicurezza dei marciapiedi che da tempo sono interessati da un assurdo e pericolosissimo dissesto. I marciapiedi al momento interessati dai lavori sono quelli che dal Comune di Ischia giungono fino a Lacco Ameno passando per Casamicciola. Marciapiedi da sempre alberati grazie alla decennale presenza di oleandri piantumati a circa cinque metri di distanza gli uni dagli altri. Oleandri che nel tempo sono stati decimati in genere dagli incidenti automobilisti registratisi sulle nostre strade. Ebbene, duranti i suddetti lavori la Città Metropolitana anziché piantumarci dentro nuovi oleandri o altri alberi più adeguati alla sede stradale, sta incredibilmente provvedendo a ricoprire le aiuole rimaste vuote: da non credere! E così i lungomari dell’isola Verde che da sempre si caratterizzano per la presenza di alberi verdeggianti, per volere della Città Metropolitana di Napoli si stanno definitivamente trasformando in marciapiedi aridi e grigi, proprio come quelli che si trovano nelle periferie abbandonate delle grandi metropoli: assurdo! Il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista guidato da Domenico Savio chiede con forza all’amministrazione metropolitana di Luigi De Magistris la piantumazione, sui marciapiedi delle strade interessate dai lavori, di oleandri o di alberi più adeguati alla sede stradale e che semmai nel tempo non creino problemi di dissesto o di altro genere.
IL SINDACO ENZO FERRANDINO NON HA LA CREDIBILITA’ AMMINISTRATIVA PER ATTACCARE DE MAGISTRIS SULLA MANCATA PIANTUMAZIONE DEGLI OLEANDRI PERCHE’ NEL COMUNE DI ISCHIA DA AMMINISTRATORE COMUNALE HA FATTO MOLTO PEGGIO IN TERMINI DI DIFESA DEL PATRIMONIO ARBOREO LUNGO LE NOSTRE STRADE
Intanto sull’assurda vicenda della mancata piantumazione degli oleandri sui marciapiedi oggetto di lavori da parte della Città Metropolitana, è intervenuto il sindaco di Ischia Enzo Ferrandino il quale diffida l’ente provinciale al ripristino delle aiuole eliminate e alla piantumazione degli alberi mancanti. Quella del Primo cittadino ischitano è una richiesta giustissima peccato, però, che Enzo Ferrandino, da decennale amministratore qual è, in tema di difesa del patrimonio arboreo del nostro comune manchi totalmente di credibilità politica e amministrativa nei confronti di Luigi De Magistris. Infatti da dieci anni a questa parte l’amministrazione di cui l’attuale sindaco è stato consigliere comunale di maggioranza e vicesindaco, non solo non ha mai provveduto, nonostante le puntuali e continue denunce politiche e giornalistiche del PCI-ML, a curare i pini malati presenti nelle pinete e lungo le strade ischitane, ma non ha avvertito nemmeno il dovere morale, ancor prima che politico e amministrativo, di far rimuovere i grossi pini secchi che svettano minacciosi nella pineta degli atleti nel tratto che costeggia via Leonardo Mazzella e dove è altissimo il rischio che possano improvvisamente crollare al suolo. Ma non è tutto. Infatti lungo le strade del centro storico di Ischia dove sono stati rimossi oleandri, pini ed eucalipti ormai secchi, le aiuole che li ospitavano sono state vergognosamente coperte dal cemento: assurdo. E l’esempio più lampante è quello relativo all’abbattimento in via Cartaromana, nel dicembre del 2015, di alcuni grossi eucalipti mai sostituiti nonostante le nostre richieste ufficiali e le rassicurazioni verbali dell’allora vicesindaco Enzo Ferrandino.