Barano D'ischia (Campania) 08 settembre 2016

L’EMOZIONE DI GIANNI SASSO ALL’APERTURA GIOCHI PARALIMPICI

In diretta telefonica l’atleta olimpico ci ha spiegato le emozioni vissute durante la cerimonia di apertura dei giochi olimpici

GIANNI SASSO: “E’ STATA UN’EMOZIONE INDESCRIVIBILE ENTRARE NEL MARACANA’ CON LA SQUADRA AZZURRA”

di Gennaro Savio

Durante la cerimonia di apertura dei giochi paraolimpici di Rio 2016 ripresa in diretta televisiva in mondovisione, non è certamente passato inosservato il volto sorridente e soddisfatto di Gianni Sasso, lo speciale atleta dell’isola d’Ischia che assieme agli atleti italiani Achenza e Ferrarin, prenderà parte alla gara olimpica di paratriathlon che si svolgerà sabato prossimo 10 settembre a partire dalle ore 15.00. Ripreso in primo piano dalle televisioni di tutto il mondo proprio nel mentre agitava la mano per salutare le migliaia di spettatori che assiepavano lo stadio Maracanà, sul volto di Gianni appariva tutta la gioia che si può provare quando si sa di essere entrati di diritto nella storia dello sport internazionale. Così come ha fatto lui che dopo anni e anni di inenarrabili sacrifici che impone la vita di atleta e di durissimi allenamenti svolti lungo le strade di Forio, si è qualificato per le olimpiadi in una disciplina sportiva difficile e faticosissima che include la corsa, il nuoto e il ciclismo e che per la prima volta è stata inserita nell’elenco dei giochi olimpici.
Gianni Sasso, lo speciale atleta dell’isola d’Ischia che senza una gamba da anni strabilia gli spettatori di tutto il mondo per le sue straordinarie imprese sportive nella maratona, nel ciclismo, nel nuoto e nel calcio, ha staccato il biglietto per il Brasile grazie al fatto che dopo tre anni di gare di qualificazioni è risultato tra i dieci atleti di Paratriathlon più forti al mondo. E la sua partecipazione a Rio 2016 rappresenta un evento storico non solo perché è la prima volta che un atleta isolano partecipa ad un’edizione dei Giochi Olimpici, ma anche perché Gianni è riuscito in soli tre anni a scalare la classifica mondiale di posto in posto sino a raggiungere la qualificazione grazie a duri allenamenti e alle straordinarie performance tenute nelle difficili gare internazionali. Un’impresa storica, la sua, che assume un valore ancora maggiore se pensiamo al fatto che Gianni ha già compiuto quarantasei anni, un’età che potrebbe essere definita “veneranda” per una competizione olimpica.