Romania, Paese estero 11 dicembre 2014

La cattedrale romano-cattolica di Alba Iulia in Transilvania

Protetta dalle possenti fortificazioni della cittadella di Alba Iulia, sorge, la cattedrale romano-cattolica di san Michele che, per le sue dimensioni, è uno dei monumenti più importanti della Transilvania. La struttura della cattedrale risale al tardo romanico del XIII secolo con successivi apporti gotici e poi rinascimentali. Alla fine del 9° secolo la città fu la sede di un voivodato retto da principi di stirpe turanica a capo di un’entità locale composta da autoctoni romanizzati di osservanza Bizantina ma a contatto con magiari da poco stabiliti nell’antica Pannonia. La città di Alba Iulia fu eretta in diocesi nel 1009 e fu la sede del vescovado di Transilvania, chiamata anche diocesi di Ardeal La città in passato fu chiamata anche Bălgrad in antico slavo (città bianca); Gyulafehérvár in ungheresee e Weissenburg in tedesco. La sua origine è però molto più antica, il suo nome era “Apulum” dal nome della popolazione dacica locale. Fu infatti sede di un castrum romano che ospitava la 13° legione detta “Gemina” divenendo poi la capitale della Dacia Apulensis. Recentemente, durante i restauri, sono stati scoperte le fondamenta della via principale su cui si affacciavano le botteghe. Sotto la navata sud della cattedrale sono state rinvenute tracce di un edificio rotondo che potrebbe risalire al x secolo, presentando analogie con le cappelle palatine di Moravia, Polonia e Ungheria oltre che con le regioni bizantino-balcaniche. Nell’XI secolo, dopo la conquista della regione da parte del Re ungherese Stefano I (997-1038) fu edificata la primitiva basilica. Un’altra importante fase edificatoria della basilica è quella della costruzione a tre navate e abside semicircolare iniziata sotto il re Ladislao I (1077-1095) prima cattedrale del vescovado di Transilvania. La basilica presentava analogie con le prime cattedrali arcivescovili ungheresi di Székesfehérvár e Kalocsa. Nel 1241 la città venne distrutta dall’invasione mongola e fu descritta poi nel suo “Carmen Miserabile” dal vescovo Ruggero di Puglia. Fu dopo wquesta distruzione che iniziò la costruzione dell’attuale basilica di San Michele. Fu progettata originariamente con due torri sulla facciata e absidiole nel transetto che trovano analogie in Austria, presenta inoltre alcune novità gotiche riscontrabili in Europa Centrale come a Vienna, Worms, Ratisbona, e Bamberga, Dal 1278 furono eretti nuovi bastioni che difesero per lungo tempo la città, divenuta un paio di secoli dopo capitale del principato di Transilvania tra il 1542 e il 1690. Al 1287 risale il portale occidentale, dalle forme già gotiche mentre l’abside del coro rappresenta l’ultima fase costruttiva (prima metà del XIV secolo). La cattedrale che inizialmente prevedeva due campanili in facciata ne vide uno solo completato poi il secolo successivo. Verso il 1560 La Transilvania subì l’occupazione ottomana e bisognerà attendere i primi del XVIII secolo per vedere i bastioni sostituiti da fortificazioni moderne tipo “Vauban” volute dall’imperatore asburgico Carlo VI e realizzate dall’architetto militare Giovanni Morando Visconti. Il 1° novembre 1599 con l’ingresso vittorioso di Michele il Bravo, Alba Iulia diviene la Capitale della prima unione politica di tutte le terre che oggi compongono la Romania. Per tutto il XVII secolo si succedono dei reggenti alla diocesi nominati dai principi di Transilvania calvinisti e non riconosciuti dalla Santa Sede. Mentre con l’avvento degli Asburgo nel 1690 fu ripristinata ad Alba Iulia la diocesi di Transilvania. Nel 1930 o la diocesi fu sottratta alla giurisdizione degli arcivescovi di Kalocsa da cui dipendeva divenendo soggetta all’arcidiocesi di Bucarest, ma dal 1991 è stata elevata al rango di arcidiocesi e rispondente direttamente alla Santa Sede. Il grandioso interno gotico è a croce latina. La cattedrale rappresenta il sacrario delle famiglie regnanti ungheresi che per secoli qui dominarono. All’inizio della navata destra si trovano infatti cinquecentesche tombe della famiglia Hunyadi tra cui quella di Iancu de Honedoara il padre di Mattia Corvin. E’ visibile sulla parete sud un portale della prima fase romanica . Nel transetto sinistro si notano tracce di affreschi coperti nel periodo in cui la chiesa divenne protestante. Sulla parete nord si apre la cappella voluta dal presbitero ungherese Lazo che la fece edificare nei primi del “500 utilizzando maestranze Toscane .
Coordinate Geografiche
46° 04’ 03”
23° 34’ 12”
h = 272 m./s.l.m.