Milano (Lombardia) 11 febbraio 2016

La Gatta sul Tetto che Scotta al Manzoni Milano

Un’opera poco scorrevole e risultare pesante nell’esposizione della libertà che non viene concessa in cui emerge però l’individualismo teatrale o meglio attoriale con volti, scene e dialoghi non imposti dal regista e sceneggiatore. Permane l’emotività nell’ altamente personalizzato e di forte impatto lavoro in tutte le sue fasi, allestito, scenograficamente, in uno spaccato in cui la famiglia è ancora il luogo dove Williams fa risuonare le sue parole, in cui i sentimenti dei personaggi creano una coralità di conflitti. Anche se le sconfitte aiutano a rialzarsi, qui non si tratta di sconfitte e preferendo non rischiare con gesti meccanici tra vittime e carnefici, emerge la grande “linea d’ombra” in un “mare magnum” di ambiguità non svelate.
Un po’ difficile non cadere nel tranello del se Vittoria Puccini riuscirà nel reggere il confronto con l’avvenenza di Elizabeth Taylor e l’eccellenza di Jessica Lange, nel lavoro comunque già successo a Broadway. Manca la forza di capire comunque, come costruire un ponte comunicativo con le persone, che al proposito, Cirillo risulta regista curioso dall’estasi provato da autori come Williams a proporre impudicamente segreti da svelare ma che furono nascosti nella versione della Taylor e mai emersi in quella della Lange. Landa desolata di indefinibile saggezza dalla penna dell’autore intinta in inchiostro amaro.

DALL’11 AL 28 FEBBRAIO 2016
Compagnia Gli Ipocriti
presenta
a Milano
al Teatro MANZONI
Vittoria Puccini Vinicio Marchioni
in
LA GATTA SUL TETTO CHE SCOTTA
di Tennessee Williams
traduzione di Gerardo Guerrieri
con
Paolo Musio
Franca Penone Salvatore Caruso
Carlotta Mangione Francesco Petruzzelli
scena Dario Gessati costumi Gianluca Falaschi
luci Pasquale Mari musiche Francesco De Melis
Regia
Arturo Cirillo

Angelo Antonio Messina