Il monitoraggio prosegue senza sosta 24 ore su 24 dalla sede dell’ufficio meteorologico islandese di Reykjavik. Qui giungono tutti i dati, anche tramite le ulteriori stazioni appositamente installate. Il magma continua a spostarsi verso nord-est. Si calcola sia coinvolto un quantitativo impressionante di circa 300 milioni di metri cubi di magma.
Nel corso del week-end era stato rilevato un livello molto elevato di basso tremore, solitamente indicatore dell’avvio di un’eruzione. In questo caso però l’eruzione non è ancora iniziata e potrebbe anche essere che ciò non accada. Gli esperti non possono fare previsioni certe sull’evoluzione. Quello che però viene tenuto sotto costante controllo è la situazione attuale, che qui sono in grado di discernere realmente in tempo reale, con una rete sismica che dà informazioni sulle scosse con ritardo di appena 7 secondi.
La sala di controllo da cui si monitora 24/24 il Bardarbunga
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