La vestizione dell’ossuario nel rituale funerario del Veneto preromano
Padova, Musei Eremitani-Sala del Romanino 30 marzo 2017, ore 17.30 Il ciclo di incontri, proposto dal
Museo Archeologico e dalla Società Archeologica Veneta onlus, focalizzerà il ruolo della produzione
tessile nell’economia e nella cultura del Veneto antico. I tessuti, e talvolta anche gli oggetti per produrli,
sono poi da tempi antichissimi anche all’interno delle sepolture. Per quali motivi? E a chi erano destinati?
E le donne che ruolo rivestivano nell’ambito del ciclo produttivo? A queste e a molte altre domande
daranno risposta alcune studiose che da tempo affrontano questi temi nei loro percorsi di ricerca. La
vestizione dell’ossuario nel rituale funerario del Veneto preromano Angela Ruta Serafini – già
Soprintendenza Archeologia del Veneto Il tema della vestizione dell’ossuario, nello scenario delle
celebrazioni della morte nel mondo preromano, è oggi di grande attualità. Grazie agli studi, sempre più
approfonditi, questa pratica rituale non appare inserita in circostanze eccezionali, ma va rivelandosi sempre
più frequente, come documentano le nuove evidenze delle necropoli di Verucchio, Tarquinia, etc. In
Veneto Alessandro Prosdocimi, lo scopritore della civiltà atestina, già alla fine dell’Ottocento aveva
scritto qualche pagina dal titolo Dell’uso degli antichi di coprire le urne cinerarie con veli. In anni recenti
le tecniche di scavo più raffinate, la microstratigrafia e l’attenta rilettura dei dati archeologici del passato
hanno permesso di individuare nelle tombe di Este (Pd), ma non solo, alcune tracce di tessuti che sono ora
oggetto di analisi specialistiche e studi di dettaglio; verranno presentati alcuni casi emblematici, per
illustrare la notevole variabilità rituale dei corredi funerari nel periodo tra l’VIII e il III secolo a.C..