La Ferrovia Civitavecchia Orte è una linea ferroviaria del Lazio attualmente in disuso. Fu progettata per collegare le acciaierie di Terni con il Por di Civitavecchia. Dopo anni di progetti discussioni, la costrizione iniziò nel 1921. La linea fu inaugurata il 28 ottobre 1928, in occasione del VI anniversario della Marcia su Roma, ed aperta al traffico esattamente un anno dopo. La ferrovia inglobò la tratta Capranica – Ronciglione, aperta nel 1894 come diramazione della ferrovia Roma- Viterbo.
Alla fine degli anni trenta, con l’elettrificazione delle tratte Civitavecchia – Roma a Roma – Orte, per il traffico merci divenne conveniente seguire qell’itinerario, più lungo ma meno acclive.Nel 1942 si avviarono i lavori di elettrificazione della linea, bruscamente interrotti dal bombardamento di Civitavecchia del 1943 (la tensione era stata attivata nel frattempo solo nella tratta iniziale fino ad Aurelia).La linea fu riattivata completamente nel 1947; l’elettrificane fu rinviata indefinitamente, fino alla chiusura delle tratta Civitavecchia – Capranica, avvenuta il 23 febbraio 1961 per una frana presso Mole del Mignone.Rimase in esercizio – stentatamente – la tratta da Capranica a Orte, in fine chiusa anch’essa al traffico regolare il 25 settembre 1994. Resta tuttavia percorribile per lo scambio di rotabili con la ferrovia Roma – Civitacastellana – Viterbo gestita dalla Società ATAC.L’umico tratto della Civitavecchia – Capranica che è tuttora percorso da treni è quello che va dalla stazione di Civitavecchia allo scalo merci del deposito delle auto denominato “deposito DE.CAR.”, corrispondente a circa 4 Km. Tra lo scalo merci del DE.CAR. e la la stazione di Capranica che no c’è il binario. Il restante tratto Capranica – Orte è percorso solo da treni speciali.Ufficialmente, secondo RFI, la tratta Capranica – Orte è “Temporaneamente chiusa al traffico” mentre la tratta Civitavecchia – Capranica si trova in regime di “sospensione temporanea del servizio” (pur essendo quasi completamente priva di binario.
Verso la riapertura il 3 settembre 2010. Italfer (una società controllata dal gruppo Ferrovie dello Stato) si è aggiudicata i lavori per la riapertura dell’intero tratto. La gara internazionale era stata bandita dall’Agenzia Regionale per la Mobilità (AREMOL) della Regione Lazio ed aveva un valore di circa 907 milioni di euro; entro febbraio 2011 sarà disponibile la progettazione definitiva e lo studio di parte ambentale. La riapertura della tratta è stata finanziata dal’Unione Europea, dal’interporto di Orte e dell’Autorità Portuale di Civitavecchia.
Per l’UE infatti questa linea è fondamentale per i collegamenti tra il Mar Tirreno e il Mare Adriatico, tra il Porto di Civitavecchia e di Ancona.
Geom. Carmelo La Camera