Lo scrittore Maurizio De Giovanni, autore di polizieschi ambientati a Napoli, ha letto un suo inedito a Castel Sant’Angelo in Roma in cui ha ricomposto il profilo dell’ avventuriero Giuseppe Balsamo, Conte di Cagliostro, gabbamondo con la fama di alchimista, negromante e spiritista, spesso ricercato come falsario, truffatore e imbroglione, con diversi passaggi nelle galere dell’epoca, Bastiglia compresa. Cagliostro giungerà nelle segrete di Castel Sant’Angelo nella notte del 27 dicembre del 1789 dopo una denuncia della stessa moglie, imputato di diversi reati punibili con la pena di morte, tra i quali la blasfemia, la truffa, lo sfruttamento della prostituzione. Su di lui gravava anche la pesantissima responsabilità di aver fondato una loggia massonica di rito egizio, cosa che lo poneva agli occhi della Chiesa sullo stesso piano di un eretico. Nel medesimo edificio in cui fu imprigionato, Cagliostro finirà con l’abiurare alle sue idee e alla sua filosofia, cosa che lo salverà dall’esecuzione ma comporterà comunque la sua reclusione nella fortezza di San Leo, dove cercherà di dimostrare al Papa la sua ritrovata devozione sperando nella liberazione, e dove morirà il 3 agosto del 1795.
Carlo Marino
Lo scrittore De Giovanni reinterpreta Cagliostro a Roma
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