Reggio Calabria (Calabria) 13 novembre 2017

Calabria, ancora veleni scaricati nel torrente Oliveto

Lazzaro. La domanda è sempre la stessa, quali veleni si scaricano nel torrente Oliveto?

Il colore delle acque che scorrono nel torrente Oliveto di Motta San Giovanni, puntualmente in questo periodo di campagna olearia, come più volte segnalato negli anni passati già nel 2009, sono di colore marrone scuro che fanno presumere potrebbe trattarsi di acque di vegetazione. Le acque giunte sotto il ponte ferroviario per cascata si riversano nel sottostante alveo fluviale e formano un lago e proseguendo verso mare si miscelano con le acque marine.
Il ristagnare di queste acque ricche di sostanze oleose, presumibilmente sostanze inquinanti facilita la penetrazione delle stesse nel terreno fluviale fino a raggiungere la falda acquifera e quindi anche le acque marine, per altro già violentate dallo scarico superficiale.
Più volte negli anni passati abbiamo segnalato alle competenti istituzioni il perpetuarsi di tale grave situazione ambientale evidenziando che le acque di vegetazione pur essendo dei reflui di origine vegetale, possono considerarsi dei materiali a rischio ambientale, in tal caso l’inquinamento delle falde sarebbe causato dalla presenza di polifenoli e altre sostanze presenti nelle acque di vegetazione, che possono risultare tossiche per l’uomo, per gli animali e per le colture ortive. Il grave problema incomprensibilmente non è stato risolto, né sono state fornite notizie in merito all’esito degli accertamenti eseguiti. Se eseguite. Non è questo il modo di tutelare la salute dei cittadini e di salvaguardare l’ambiente. A tal riguardo si rinnova la richiesta di eseguire delle analisi di laboratorio sulle acque torrentizie e sulla sostanza depositata nel tratto fluviale percorso dalle stesse, per individuare la natura delle acque e le sostanze contaminanti e risalire alla fonte inquinante per poi procedere al sequestro, anche sanitario, della fonte per impedire che il danno venga portato a conseguenze ulteriori. Il nostro territorio tra discariche, scarichi fognari e non solo, rifiuti anche pericolosi interrati e smaltiti anche attraverso il fuoco, da anni continua ad essere stuprato, le malattie oncologiche la fanno da patrone e queste criticità vengono tollerate nel totale disinteresse di chi ci amministra.
Vincenzo CREA
Referente unico dell’A.N.CA.DI.C
e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”