Tra i tanti problemi della riqualificazione della zona est di Napoli, un nodo molto difficile da sciogliere è la riqualificazione dell’ex mercato ortofrutticolo alle spalle del Centro Direzionale. L’area, che comprende molti edifici pericolanti, è stata occupata da alcune centinaia di rom, sgomberati da zone vicine ad inizio Agosto. Proprio in estate, da uno dei cancelli di accesso all’edificio che prima risultava essere la centrale frigorifero di frutta e verdura su via Gianturco 147, si notava un rivolo d’acqua gettarsi sulla strada. Alcuni cittadini, incuriositi dal fenomeno, si sono introdotti nell’area, attualmente occupata abusivamente da senza fissa dimora, e si sono trovati di fronte uno scenario inusuale per una metropoli. All’interno del cortile si è formata una palude e da suolo fuoriesce acqua che ha praticamente creato un piccolo ecosistema con tanto di rane e girini. I cittadini hanno prontamente avvisato il consigliere della IV Municipalità, Carmine Meloro, che si è attivato per risalire alla causa del fenomeno con gli enti preposti. In Servizio Ciclo Integrato delle Acque del Comune di Napoli è intervenuto e l’acqua raccolta risulta essere limpida e non fuoriuscita da perdite sulle tubature. Probabilmente si tratta di acqua sorgiva, che fuoriesce da una falda o da un torrente sotterraneo. La zona, ad inizio 900’ era famosa per essere una palude alimentata dall’antico fiume Sebeto. Se fosse confermata la natura sorgiva dell’acqua, si tratterebbe in un evento veramente inusuale in una zona completamente cementificata, a due passi dal Centro Direzionale.
Nasce una palude a Napoli Est

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