Le piogge e temporali in atto a tratti moderati o forti si stanno abbattendo sulla Liguria centro-occidentale, sul Piemonte e sulla Valle d’Aosta. Deboli fenomeni anche in Friuli Venezia Giulia e sulla Sardegna. Nevicate anche abbondanti sulle Alpi occidentali, fino a 1400-1500 metri circa. Video di Valentino Chiera di poco fa, 16.30 circa
Le precipitazioni nelle ultime 12 ore hanno avuto valori forti nelle aree prealpine dall’alto vercellese e del biellese (localmente fino a 70-80 mm), lungo la fascia prealpina delle Alpi Graie (80-100mm), sulla bassa Val Susa e sulle Cozie nord (40-60 mm) pioggia.
Fonte Arpa Piemonte
A Sestriere dove nevica senza sosta da ieri con almeno 2 metri di neve fresca. Ha contunuanto a nevicare per tutta la notte e nevica tuttora sul Monterosa a partire dai 1500 metri circa (bagnata sino a 1600-1700 metri). Dalle prime informazioni che arrivano dalla Val d’Ayas in quota, al Colle Bettaforca (2727 metri s.l.m.) sono scesi circa 70 cm. e circa 20/30 cm. a 2200/2300 metri; in Valle di Gressoney, alla stessa altitudine (2200/2300 metri), si rilevano invece circa 80 cm. di neve fresca. La colonnina del mercurio segna 0°C a 1500/1600 metri, -6,1°C a 2700/2800 metri e -7,5°C a 2900 metri.
SESTRIERE –
Sestriere, è un comune italiano di circa 1000 abitanti della città metropolitana di Torino, in Piemonte. Con i suoi 2 035 m s.l.m. è il comune più alto d’Italia, se l’altitudine si riferisce all’altezza sul livello del mare della casa comunale.
Pericolo Valanghe –
Il grado di pericolo arriva fino a 5 – Molto Forte sui settori nord-occidentali della regione tra la notte e la mattina di domani, martedì 9 gennaio. Residue precipitazioni nevose interessano ancora, fino al pomeriggio, i settori alpini settentrionali, mentre sui restanti settori le precipitazioni sono in esaurimento dalla mattinata. La quota delle nevicate cala leggermente fino a 1000-1200m, nonostante ciò la densità e l’umidità della neve fresca sono tali da rendere il manto nevoso molto instabile. L’instabilità del manto nevoso raggiunge il suo apice tra la notte di oggi e la mattina di domani, per cui sono attese le valanghe spontanee di grandi dimensioni dai siti che non si sono ancora scaricati. Sono possibili valanghe spontanee diffuse di medie e grandi dimensioni con possibile interessamento della viabilità e delle infrastrutture di fondovalle. Il distacco provocato è legato al debole sovraccarico sulla maggior parte di pendii ripidi, localmente anche nelle radure dei boschi, tuttavia il problema principale è legato all’attività valanghiva spontanea. Fonte Arpa Piemonte