Surreale: nonostante le reiterate e recentissime inchieste sui ‘furbetti’ del cartellino ormai equamente sparsi in tutte le strutture del pubblico impiego, e le promesse di misure fino al licenziamento – come già accade nel settore privato in cui solo vige il Jobs Act – c’è ancora chi imperterrito si ostina a timbrare o strofinare il badge proprio e altrui e se ne va a svagarsi – in questo caso in un vicino centro scommesse – con stipendio e giocate pagate dai contribuenti, magari precari o disoccupati. Due dipendenti del Museo archeologico atellana di Succivo (Caserta) ai domiciliari e altri 13 impiegati indagati, per falsa attestazione di presenza in servizio e truffa ai danni di ente statale. Il contesto di diffuso e generalizzato malcostume è stato dipinto dal gip “sconcertante e sconfortante perché basato sulla piena consapevolezza dei dirigenti preposti al controllo circa le condotte illecite”.
Non finiscono più: assenteisti pure al museo archeologico!
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