Ha pochissimi precedenti storici la proposta del ministro dell’interno di sciogliere un’azienda ospedaliera per collusioni con la criminalità organizzata. Accade a Caserta, dove su disposizione di Angelino Alfano, l’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano viene commissariato per camorra. Secondo i magistrati tutti gli appalti all’interno della struttura erano pilotati dall’organizzazione criminale dei casalesi che gestiva attraverso ditte vicino al clan il servizio mensa, lavanderia, pulizie e manutenzioni ascensori. A capo della cupola, l’ex primula rossa Michele Zagaria, il numero uno della cosca, arrestato a Casapesenna dopo 15 anni di latitanza. Per i magistrati della DDA, solo con l’avallo del capo, era possibile lavorare all’interno del nosocomio di terra di lavoro.
Ospedale di Caserta sciolto per infiltrazioni camorriste
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