Roma (Lazio) 22 agosto 2014

Parioli – UN TESORO NELLA PORTINERIA

“IL TESORO DI FRANCESCO”
In quell’estate era in vacanza ma quando seppe che nel palazzo di fronte al suo si erano verificati dei furti si preoccupò molto perchè proprio in quell’edificio aveva affittato un altro piccolo appartamento per custodirvi i suoi beni, il suo “tesoro”, era infatti li che Francesco passava gran parte delle sue giornate e tornando al più presto a Roma, dove abitava, con grande sollievo seppe che i furti non l’avevano “colpito”, i ladri non avevano minimamente preso in considerazione ciò che di prezioso poteva venir gelosamente custodito in quella “sfitta portineria” dei Parioli…
Fin da giovanissimo suo papà Giorgio era stato in grado di donare a Francesco (mio zio) la “passione”, ovvero ciò che più di qualsiasi altra cosa può dare a noi umani il potere di saper affrontare l’amaro cammino verso l’ineluttabile fine; Giorgio aveva donato a zio Francesco l’Amore per ciò che non conosciamo o quello che ci sorprende, affascina e cattura ed in questo caso si trattò di Amore per la cultura.
Francesco diventò Professore universitalio di Lettere nonchè la persona più colta (tra storia ed economia) che credo di aver mai conosciuto, il suo tesoro erano semplicemente migliaia e migliaia di libri, riviste ed appunti accumulati nel corso della sua vita…
Nonostante (per almeno un’paio d’anni) mia zia Giovanna (sua moglie) abbia continuato a pagare un’affitto per “l’eccezionale custodia” di ciò, ora quel condominio tornerà ad avere un portierato con abitazione propria e presto il tesoro di Francesco verrà “sfrattato”.
L’immaginare il tutto sui banchetti dei mercatini non è proponibile a chi ha amato chi sapeva amare e zia Giovanna, già da alcuni mesi, ha cominciato a timbrare con un “ex libris” ognuno dei volumi, (“EX LIBRIS – FRANCESCO SIRUGO”) sperando di poter donare ai giovani “amanti” del futuro pagine ed appunti preziosi tra tante storie di vite già vissute.
Dovendo comunque anche iniziare una cernita in questo “oceano di parole”, mia zia, solo un paio di giorni orsono, mi ha chiesto di cominciare a buttare nei cassonetti (della carta) alcune fra le centinaia di “prime pagine” di quotidiani nazionali ed internazionali che nei vari decenni zio Francesco aveva conservato e, …non ce l’ho fatta, anche se si trattava di semplici fogli di giornale macerati dal tempo, non ce l’ho fatta, …non ci sono riuscito, ho così capito che (anche se in tarda età) Zio Francesco ha regalato anche a me “passione” per la parola cultura ovvero quanto “qualsiasi” insegnante dovrebbe imparare a fare come prima cosa.