La visita di due giorni di Barack Obama a Milano è stata tanto intensa quanto ricca di spunti di riflessione. L’ex presidente USA ha visitato il Duomo, il Cenacolo, la Pinacoteca e la Biblioteca Ambrosiana e, dopo il suo intervento al summit sulla food innovation, ha lasciato la città da “milanese”. Il Sindaco Giuseppe Sala lo ha infatti insignito cittadino onorario. Queste le motivazioni del sigillo: “A Barack Hussein Obama statista, presidente degli Stati Uniti d’America dal 2009 al 2017 e premio Nobel per la Pace nel 2009. Nel corso della sua lunga e appassionata carriera politica ha sempre promosso con coerenza i più alti valori di inclusione sociale, di rispetto per la diversità, di aspirazione alla pace e alla collaborazione tra le nazioni. Con il suo avvento alla Casa Bianca, ha inaugurato un periodo di ottimismo e di fiducia che dagli Stati Uniti si è diffuso in Italia e nel Mondo intero. Milano con la consegna del Sigillo della Città riconosce in Barack Obama la forza di quella tensione morale verso un futuro di speranza e di giustizia e l’adesione convinta agli stessi valori e principi che nei secoli hanno caratterizzato la storia e lo spirito di Milano”.
Barack Obama ha lanciato un appello forte al mondo intero nel discorso che ha tenuto alla Fiera di Rho davanti a una platea di circa 3.500 persone. I temi che toccano da vicino il destino del pianeta, sono nutrizione, lotta agli sprechi, sostenibilità e cambiamento climatico e la sfida per il futuro per la leadership globale – ha sottolineato Obama nel suo discorso – è quello di invertire la direzione, in netta contrapposizione con la politica intrapresa oggi dal presidente USA Donald Trump.
La visita di Barack Obama è stata accolta con calore dalla città e il temuto impatto sulla viabilità è stato fortemente mitigato, se non del tutto scongiurato, grazie al lavoro di decine di agenti della Polizia Locale. Sono state 67 nella giornata dell’8 maggio e 90 il giorno dopo, le pattuglie impegnate nel corso della visita dell’ex premier. L’8 maggio, per agevolare il transito del corteo e garantire ai cittadini milanesi un traffico fluido e regolare, la Centrale operativa di via Beccaria ha coordinato complessivamente 63 pattuglie e 4 motociclisti. Nella mattinata è stato necessario impiegare un numero più consistente di agenti, con 42 pattuglie e i motociclisti, mentre nel pomeriggio sono state utilizzate 21 autopattuglie. Il 9 maggio sono state impiegate 45 pattuglie al mattino e altrettante nel pomeriggio fino al termine della visita dell’ex presidente.
Soddisfazione per il lavoro svolto dai Ghisa è stata espressa dal Comandante della Polizia Locale di Milano Antonio Barbato. L’Assessore alla Sicurezza Carmela Rozza ha ringraziato pubblicamente l’impegno della Polizia Locale per l’ottimo lavoro svolto