Pollenza, comune di 6617 abitanti, provincia di Macerata, Marche, Italia. Le prime tracce del centro comparvero nell’VIII secolo a.C., epoca a cui risale un’estesa necropoli sul Monte Franco a nord dell’attuale abitato. Nel IV secolo Pollentia, o Pneuentia, fu una delle principali città del Piceno, ma in epoca imperiale venne oscurata dalla nascente Urbisaglia e diventò soltanto un luogo di passaggio per i pellegrini diretti al santuario della Dea Bona, dove in seguito sorse l’abbazia di Rambona. Nel I secolo d.C. la città continuò ad esistere e ad essere autonoma, ma il nome di Pollenza iniziò a perdersi, o ad essere usato solo per i territori rurali posseduti per la maggior parte dal latifondista romano Flavio Orso, il cui nome si sovrappose e si sostituì a quello del luogo. Dopo le invasioni barbariche Pollenza fu ricostruita dal condottiero franco Milone, in onore del quale intorno all’879 la città cambiò nome in Monte Milone, il quale la ricevette in feudo dal Papa e da Carlo III. Nel 1248 Monte Milone ormai comune indipendente si trovò al centro di una confederazione con Cingoli, Tolentino, Matelica, Camerino e Montecchio ed esercitò le sue rivendicazioni sulle comunità vicine. L’impianto urbanistico è a schema radiocentrico con a nord i quartieri di S.Maria e S.Salvatore ed a sud quelli di S.Andrea e S.Bartolomeo. Intorno al centro fortificato chiamato Castrum Montis Milonis sorsero altri quattro castelli: il Cassero, Castel Gualdo, Gagliano e Castel Franco. Nel fondovalle l’abbazia di Rambona si sviluppò e diventò sede di scambi e di attività commerciali, consolidando il proprio ruolo di centro sociale oltre che religioso. Gradualmente i quattro castelli furono inglobati nel castrum principale per il comune vantaggio di resistere alle aggressioni esterne. Nel XIV secolo il cardinale Albornoz per riordinare e governare lo Stato Pontificio fece emanare le Constitutiones Aegidianae con cui le terre della Marca vennero ripartite in Civitates Maiores, Civitates Magnae, Terrae Mediocres, Terrae Parvae e Terrae Minores. Monte Milone fu incluso nelle Mediocres e nel 1366 dovette fortificare le cinte murarie per creare un luogo di riparo in caso di attacco. Seguì un periodo di sudditanza ai Buonaccorsi, Lazzarini, Varano e Malatesta, seguito dall’arrivo nella Marca di Francesco Sforza deciso a conquistare l’intera regione. Nel 1447 si concluse la sua signoria e Monte Milone si riconsegnò allo Stato Pontificio, che riorganizzò il territorio comunale.
Galleria di immagini con fotografie scattate martedì 3 giugno 2014.
Pollenza (Macerata, Marche, Italy)
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