Sgominate a Pescara 5 organizzazioni criminali albanesi e romene accusate di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione nel capoluogo adriatico: 11 gli arresti, 8 in carcere e 3 domiciliari; centinaia di migliaia di euro al mese il business. L’indagine, partita l’anno scorso dopo le segnalazioni di un comitato spontaneo di cittadini e condotta con intercettazioni telefoniche e servizi di personale in borghese, ha portato alla luce il meccanismo di divisione del territorio per evitare contrasti e litigi in strada tra le prostitute.
Durante le indagini è stata anche individuata una prostituta pregiudicata 35enne affetta dal virus del Hiv e da epatite. “Al riguardo – si legge nella nota della Questura – e al solo fine di acquisire ulteriori elementi atti ad avvalorare potenziali sue responsabilità per eventi lesivi, connessi alla possibile trasmissione delle suddette patologie, l’autorità giudiziaria, facendo salvi i diritti connessi alla tutela dei dati sensibili delle persone coinvolte, ha autorizzato la divulgazione di detta circostanza. In tal senso la Polizia di Stato, con l’assoluta garanzia di anonimato, invita chiunque abbia notizie utili da riferire a recarsi presso gli uffici della Squadra Mobile di Pescara”.
Prostituzione: «Guarda quanti soldi», il video della banda
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