Reclutavano connazionali dalla Romania molti in uno stato di estremo bisogno, analfabeti o legati da rapporti di parentela per impiegarli in un massacrante lavoro nei campi, nelle campagne intorno a Ragusa, facendoli vivere in uno stato di schiavitù. Cinque persone sono finite in manette con l’accusa di tratta di essere umani e sfruttamento della prostituzione minorile.
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