Barbariga (Lombardia) 09 luglio 2017

SELFIE FORENSIC ID: la prima App per identificazione forense

Da scaricare gratuitamente e da utilizzare per fare delle fotografie Selfie che inquadrano il proprio sorriso e il terzo inferiore del volto. È questa la caratteristica principale di una nuova App per Smartphone proposta dall’odontoiatra forense Emilio Nuzzolese, chiamata “Selfie Forensic ID”. Sarà presentata nei giorni 13-15 Settembre 2017 al prossimo congresso di Odontologia Forense che si svolgerà a Lovanio (Belgio) organizzato, ogni tre anni, dallo IOFOS (Organizzazione Internazionale di Odonto-Stomatologia Forense www.iofos.eu). Il congresso vede la partecipazione dei maggiori esperti internazionali di medicina legale odontoiatrica e presenta importanti aggiornamenti in tema di identificazione umana e immigrazione, analisi forense del morso umano e maltrattamento, stima dell’età attraverso i denti e minori non accompagnati.
“Selfie Forensic ID” App, oltre ad altre caratteristiche e servizi in caso di emergenza, permette a chiunque possieda uno smartphone iOS o Android, dopo averla scaricata, di effettuare dei selfie che raffigurano il proprio sorriso, ovvero i denti frontali superiori ed inferiori, e di diffondere le immagini registrate con il proprio nome, località e Paese, attraverso i principali social network. La nuova App introduce per la prima volta la diffusione di fotografie nei social proprio con l’obiettivo di incrementare l’archivio di dati dentali ricavabili dall’osservazione e analisi dei denti anteriori delle persone eventualmente scomparse o da identificare. Gli autori ritengono, infatti, che la volontà pubblica di condividere informazioni personali sulla propria identità (tra cui fotografie Selfie e campioni di DNA) è progressivamente in crescita proprio per scongiurare il rischio di restare “corpo senza nome” con tutte le conseguenze etiche, religiose, amministrative e assicurative a cui andrebbero incontro le famiglie.
«Questa novità – dichiara l’odontoiatra forense – evidenzia l’inevitabile attenzione anche delle Scienze Forensi per i social media e il loro utilizzo investigativo nella ricerca delle persone scomparse oppure non identificate, come peraltro già svolto dalle forze di Polizia».
«Si tratta dalla prima applicazione forense che coniuga immagini selfie e social media quale ausilio nel processo di identificazione odontologico-forense. Tuttavia i dati dentali rilevati durante l’autopsia orale devono essere poi comparati con i dati dentali del soggetto scomparso, anche attraverso la raccolta di immagini del viso. Ecco perché anche le immagini che mettono in evidenza i denti anteriori, possono rappresentare una preziosa fonte di informazioni, poiché permettono di includere soggetti compatibili ovvero di escludere soggetti certamente non compatibili con il profilo biologico e la biografia dentale del soggetto da identificare» – spiega Emilio Nuzzolese, che nel 2016 ha anche costituito un gruppo di Odontoiatri e Igienisti Dentali volontari attraverso l’organizzazione di protezione civile “Dental Team DVI Italia” (www.dentalteamdvi.it) che si occupa proprio della identificazione delle vittime di disastri.
La App per Android può essere scaricata gratuitamente qui.