GENNARO SAVIO: “ E’ VERGOGNOSO CHE SULL’ISOLA D’ISCHIA DOPO IL TERREMOTO MIGLIAIA DI ALUNNI E STUDENTI SIANO COSTRETTI AI DOPPI TURNI SCOLASTICI A CAUSA DELL’IMMOBILISMO DELLO STATO A TUTTI I LIVELLI ISTITUZIONALI”
Si tratta di una situazione paradossale e in completo stallo visto che da oltre un mese non sono ancora iniziati i lavori di messa in sicurezza nemmeno delle scuole solo parzialmente danneggiate dal sisma. E mentre i sindaci isolani tacciono e Luigi De Magistris giustifica l’immobilismo dell’istituzione provinciale che rappresenta con la mancanza di fondi nelle casse della Città Metropolitana, il massimo dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale, la Dottoressa Luisa Franzese, ha preferito non rispondere alla nostra domanda specifica su quale soluzione si intenderebbe adottare per mettere fine alla vergogna dei doppi turni.
di Gennaro Savio
Ad oltre un mese dal terremoto del 21 agosto scorso che ha reso inagibili ben quattordici scuole tra i comuni di Casamicciola Terme e Lacco Ameno, a causa dell’immobilismo delle Istituzioni preposte migliaia di alunni e studenti dell’isola d’Ischia sono condannati a dover subire i doppi turni e a frequentare scuola nelle ore pomeridiane, quando è minima la soglia di attenzione e di conseguenza la capacità di apprendimento. E mentre anche bambini in tenera età sono costretti a recarsi a scuola dopo pranzo, sul versante della messa in sicurezza degli edifici scolastici inagibili, sia quelli di competenza comunale che quelli della Città Metropolitana, è tutto vergognosamente fermo. E non sono partiti neppure i lavori presso quelle scuole come il “Mattei” di Casamicciola dove con una quarantina di giorni di lavoro l’istituto potrebbe riaprire: assurdo. Ma non è tutto. Infatti per alleviare il dramma dei doppi turni, si potrebbero sfruttare gli edifici pubblici inutilizzati come una parte del centro polifunzionale di Ischia che al momento non è stato ancora destinato a nessuna attività. Si tratta di stanzoni vuoti i cui soffitti, così come possiamo vedere dalle immagini che abbiamo catturato in esclusiva, in alcuni punti si sta persino infracidendo a causa delle infiltrazioni di acqua piovana: che vergogna! Inoltre chi di dovere non ha ancora avuto la volontà politica di far montare i moduli prefabbricati da utilizzare quali scuole provvisorie in attesa che ritornino agibili gli istituti danneggiati in seguito al terremoto. Anzi, la cosa triste è che le Istituzioni preposte alla soluzione del problema sembrano stiano quasi “giocando” allo scaricabarile. I sindaci tacciono mentre Luigi De Magistris giustifica l’immobilismo dell’istituzione provinciale che rappresenta con la mancanza di fondi nelle casse della Città Metropolitana. Caro Luigi De Magistris, se la Città Metropolitana non ha neppure i fondi per affrontare un’emergenza e far partire i lavori di messa in sicurezza delle scuole di sua competenza, ci spieghi questa istituzione che motivo ha di esistere? E’ facile lavarsene le mani in questo modo. L’augurio, naturalmente, è che oltre alle passerelle mediatiche sulla nostra Isola, passiate finalmente ai fatti nel rimettere in sesto gli istituti scolastici dei nostri figli. In merito ci aspettavamo qualche dichiarazione rassicurante almeno dal massimo dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale, la Dottoressa Luisa Franzese, la quale però, nel mentre si recava presso la scuola media di Ischia per un incontro con i presidi isolani, ha preferito non rispondere alla nostra domanda specifica su quale soluzione si intenderebbe adottare per mettere fine alla vergogna dei doppi turni. Cosa aggiungere. Far frequentare a ragazzi e bambini la scuola di pomeriggio equivale quasi a non fargliela frequentare tanto è bassa la soglia di attenzione e di conseguenza la capacità di apprendimento nei bambini durante le ore pomeridiane. Ma la cosa vergognosa è che mentre i nostri figli sono condannati ai doppi turni, sull’Isola ci sono edifici pubblici vuoti ed inutilizzati come parte del centro polifunzionale di Ischia. E’ ora di dire basta all’assurdo lassismo istituzionale. E’ giunto il momento che tutte le istituzioni dello Stato mettano fine a questa vergogna e si assumano le proprie responsabilità affinché i nostri figli possano frequentare la scuola di mattina attraverso l’immediata messa in sicurezza degli istituti parzialmente colpiti dal terremoto e con la realizzazione di moduli prefabbricati da montare presso i vari comuni isolani.