Islanda, Paese estero 10 settembre 2014

SPECIALE Bardarbunga, occhi puntati sul temibile vulcano

Il viaggio in Islanda di Stefano De Nicolo e Oriana Boselli nell’area dove si sta verificando l’eruzione fissurale legata all’attività del vulcano Bardarbunga. Gli esperti continuano a tenere sotto osservazione l’evoluzione dell’attività del vulcano, temendo che possa verificarsi un’eruzione subglaciale originata dalla caldera del vulcano.
Gli scienziati stanno infatti osservando un progressivo collasso del ghiacciaio al di sopra della caldera e le violente continue scosse di terremoto sembrano suggerire che c’è ancora del grosso potenziale. Non è comunque neppure escluso che l’attività termini qui. Eppure la quantità di magma coinvolta (almeno 4-5 volte quella del vulcano Eyafjallajökull che seminò il caos nel 2010) e altri segnali fanno tenere alta l’allerta, tutt’ora al livello arancione.
I timori principali sono legati alla violenta ed estesa alluvione che potrebbe causare l’inizio di un’eruzione subglaciale (il vulcano si trova sotto il ghiaccio e se iniziasse ad eruttare scioglierebbe il grosso strato di ghiaccio che lo ricopre di colpo). L’acqua potrebbe non riversarsi immediatamente lungo i fiumi che partono dal ghiacciaio e formare un lago, ma col proseguire dell’eruzione l’eventualità è considerata probabile. Inoltre, in tal caso, l’attività potrebbe essere molto esplosiva e dunque causare una consistente emissione di cenere vulcanica che andrebbe ad interferire con il traffico aereo.