Siria, Repubblica Araba di Siria, Paese estero 07 aprile 2017

Trump attacca la Siria: 59 missili lanciati da 2 navi

Il presidente statunitense Donald Trump ha dato ordine di attaccare con 59 missili Tomahawk la base siriana di Al Shayrat, da dove, secondo l’intelligence americana, sarebbero partiti i jet di Bashar al Assad carichi di armi chimiche. L’attacco missilistico degli Stati Uniti è partito da due navi alle 20,30 americane, le 2.30 in Italia. Il bilancio diffuso dal governatore di Homs è di cinque i morti: tre militari e due civili e altre 7 persone sono rimaste ferite. Al momento dell’attacco Trump era a cena con il presidente cinese Xi Jinping in Florida. Poco dopo si è presentato davanti alle telecamere per rilasciare una breve dichiarazione: «Questa notte ho ordinato un’azione militare mirata sull’aeroporto in Siria da cui è partito l’attacco chimico. È nell’interesse vitale per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti prevenire e scoraggiare la diffusione di armi chimiche letali. Non c’è alcun dubbio che la Siria abbia queste armi terribili, violando i suoi impegni previsti dalla Convenzione sulle armi chimiche e ignorando gli inviti del Consiglio di sicurezza dell’Onu». Diverse le reazioni. Mosca ha condannato l’attacco, mentre l’Arabia Saudita è schierata con Washington. Commenti positivi anche dalla Turchia di Erdogan, mentre l’Egitto ha mostrato imbarazzo. Il prezzo del petrolio, indicatore significativo in questi casi, è già in rapida salita.