LA POLIZIA DI STATO DENUNCIA E SOTTOPONE A DASPO 11 ULTRAS DELLA JUVENTUS DEL GRUPPO VIKING
Lo scorso 14 ottobre 2017, all’Allianz Stadium di Torino, durante l’incontro JUVENTUS – LAZIO (serie A), è stato esposto, nella parte della curva sud solitamente occupata dal gruppo ultrà “Viking” della Juventus, uno striscione, non preventivamente autorizzato, composto da tre scampoli di stoffa bianca, delle dimensioni di circa 3m x 1m ciascuno, che, innalzati simultaneamente ed accostati, componevano la dicitura “SETTORE: 1 FILA: 3 POSTO: 12”.
L’analisi accurata delle immagini del sistema di videosorveglianza dell’impianto sportiva ha consentito alla locale Digos di individuare e denunciare n.11 supporter ritenuti responsabili in concorso della violazione del divieto di introdurre o esporre striscioni e cartelli che incitino alla violenza o che contengano ingiurie o minacce all’interno di impianti sportivi ex art.2 bis D.L. n. 8 del 8.2.2007 convertito con Legge 41/2007.
In particolare, la successione delle immagini visionate dalla DIGOS ha consentito di verificare che tre ultras dei “Viking” (B.I., di anni 39 di Bologna, G.M., di anni 27 di Milano e B.M., di anni 26 di Forlì), dopo aver preso opportuni contatti con altri soggetti dello stesso gruppo (B.R., di anni 22 di Cremona, L.A., di anni 50 di Grosseto, P.M., di anni 20 di Firenze, A.E., di anni 20 di Firenze, S.S., di anni 25 di Milano, D.R.P., di anni 28 di Chieti, I.N., di anni 32 di Chieti e C.L., di anni 38 di Campobasso), a cui consegnavano i tre pezzi dello striscione, si allontanavano, osservando, pochi secondi dopo, l’esposizione del drappo contenente la summenzionata frase ingiuriosa nei confronti delle forze dell’ordine.
Infatti, l’impiego delle “parole” (“settore”, “fila”, “posto”) è stato in realtà un escamotage utilizzato dal predetto gruppo ultrà per “separare” il codice numerico “1312” che, come noto, corrisponde, a sua volta, alle lettere dell’alfabeto “A.C.A.B.” (A=1, C=3, A=1, B=2), famoso acronimo inglese di “ALL COPS ARE BASTARD” (“tutti i poliziotti sono bastardi”), reso popolare, negli anni ’80, da
una canzone “omonima” dì un gruppo musicale molto vicino agli ambienti hooligan anglosassoni.
Al riguardo, si rammenta che l’utilizzo di tale sequenza numerica, spesso intervallata da “parole”, è stata già rilevata in occasione di competizioni sportive anche di altri contesti territoriali italiani, ed è sempre stata rivolta ad ingiuriare ed intimidire le forze dell’ordine, soprattutto in riferimento ad attività di polizia giudiziaria svolta soprattutto dalle DIGOS a seguito di episodi delittuosi posti in essere dalle frange oltranziste del tifo organizzato.
A corroborare ulteriormente l’intenzione criminosa perseguita dagli undici indagati è anche la tipologia delle “parole” utilizzate (“SETTORE – FILA – POSTO”) e la modalità con cui sono state intervallate dai numeri (“1.3.12”); infatti tale episodio è ricollegabile ad alcune recenti sanzioni amministrative per violazione del regolamento d’uso del locale impianto sportivo elevate da questa DIGOS nei confronti di supporter bianconeri (tra i quali figura anche il leader del gruppo ultras Viking, G.L.G.) proprio per non aver occupato il posto a sedere attribuito dal biglietto di ingresso.
Giova inoltre evidenziare che al gruppo “Viking” della Juventus, in virtù della particolare inclinazione dei suoi aderenti a porre in essere episodi antigiuridici, è stato revocato, dall’inizio dell’attuale campionato di calcio, il nulla osta all’esposizione dello striscione e delle bandiere riportanti l’identificativo e lo stemma del gruppo in tutti gli stadi dove si svolgono incontri di calcio della Juventus.
Nei confronti dei predetti sono stati applicati dalla Divisione Anticrimine divieti di accesso a manifestazioni sportive (DASPO) da 4 a 5 anni.