Uragano Irma, inferno nei Caraibi: vittime salgono a 10. Viaggia verso gli Usa, Trump: “Il più forte mai visto, ma siamo pronti ad affrontarlo”
Provvisorio il bilancio delle vittime. Il 90 per cento di Saint Martin, Saint-Barthélemy e Barbuda spazzato via da venti a 300 all’ora. Primo ministro Caraibi: “Distruzione totale”. Sulla costa americana migliaia in fuga, nel sud della Florida e in Georgia ordine di evacuazione per oltre un milione di persone. All’orizzonte pericolo Josè: elevato a categoria 3
Non è ancora definitivo il bilancio delle vittime nelle isole a largo della costa degli States, dove Irma è già passato: si continua a scavare tra le macerie, l’ispezione delle isole rase al suolo dalla forza del vento è in corso. I morti accertati nelle Piccole Antille sono sei: una persona ha perso la vita ad Anguilla, quattro (e non otto come comunicato in un primo momento) – ha confermato il primo ministro francese Edouard Philippe – a Saint Martin, la più colpita con Saint-Barthélemy oltre a una nella parte olandese dell’isola e a Barbuda. Qui un bambino di due anni è morto mentre la famiglia cercava di abbandonare la casa durante la tempesta. Tre infine le vittime a Porto Rico.
Nelle isole spazzate via da venti che hanno raggiunto e superato i 300 chilometri orari, i feriti sono decine, 50 solo a Saint Martin. Secondo le prime stime del passaggio dell’uragano, sono state colpite 74 mila persone, tra cui 20 mila bambini. Il 90 per cento delle case sono distrutte, “nove su dieci” non esistono più, ha detto il primo ministro di Antigua e Barbuda Gaston Browne, “una distruzione totale”.