Roma (Lazio) 26 marzo 2015

VIDEO LINFOMA DI HODGKIN, TERAPIA CON BRENTUXIMAB VEDOTIN

Intervista al prof. Antonio Pinto, Direttore della Struttura Complessa di Ematologia Oncologica presso l’Istituto Nazionale Tumori, Fondazione Pascale di Napoli.
Attualmente solo il 25-30% delle persone affette da morbo di Hodgkin non risponde alle cure standard, di questi il 50% ricorre con successo al trapianto autologo, mentre per il restante 50% non esiste un trattamento consolidato. La disponibilità recente di una serie di nuovi farmaci, però, potrebbe migliorare la vita di questo gruppo di pazienti:
“Tra i nuovi trattamenti –spiega il prof. Pinto- ce n’è uno particolarmente innovativo, il brentuximab vedotin: si tratta di un anticorpo, coniugato ad una tossina, che riconosce un antigene espresso dalle cellule tumorali del linfoma. Quando viene inoculato l’anticorpo raggiunge le cellule neoplastiche, viene da esse internalizzato e solo a questo punto libera la tossina che uccide la cellula ospite. Il trattamento ha dato risultati clinici spettacolari: oltre l’80% dei pazienti che avevano fallito un trapianto autologo ottengono infatti una risposta terapeutica obiettiva. Una serie di studi stanno quindi testando l’uso del farmaco, che ha una tossicità ridotta e un’azione clinica efficacissima, nelle fasi precoci della malattia, addirittura combinandolo con la terapia di prima linea”.

http://salutedomani.com/article/linfoma_di_hodgkin_la_terapia_con_brentuximab_vedotin_fa_la_differenza_18271