Milano (Lombardia) 21 novembre 2016

VIDEO TUMORE OVAIO, TEST BRCA NEI LEA?- MERZAGORA, ONDA

Intervista a Francesca Merzagora, presidente ONDA.
Più di 5 mila diagnosi nell’ultimo anno solo in Italia, pari al 3% dei tumori femminili. Il tumore ovarico è un “killer silenzioso” responsabile ogni anno della morte di oltre 140 mila donne in tutto il mondo, oltre 3 mila solo in Italia. Ad aumentare il rischio di sviluppare un tumore ovarico interviene anche il DNA: il 15-25% dei carcinomi delle ovaie, infatti, deriva dalla mutazione del gene BRCA – il cosiddetto “gene Jolie” – che può fare aumentare la probabilità di sviluppare un tumore fino al 46%, rispetto all’1,8% della popolazione generale. Si tratta di un tumore subdolo con sintomi difficili da riconoscere e che compaiono tardivamente, con il 75-80% delle diagnosi che avviene in fase avanzata1. Se in passato per il tumore ovarico non esistevano strumenti per la diagnosi precoce, la scienza ha messo oggi a disposizione una nuova tecnica che consente di identificare il rischio di sviluppare il carcinoma. Si tratta dei test genetici BRCA, che identificano la mutazione del gene e permettono così di intervenire più precocemente e di individuare le terapie più adatte.
http://www.salutedomani.com/article/la_lotta_al_tumore_ovarico_passa_dal_diritto_al_test_genetico_brca_al_via_tre_progetti_nazionali_22454