Edifici d’epoca romana con discarica abusiva. Guaina, plastica, cessi e secchi di ferro arrugginito. È quanto accade al Quartuccio, comune di Viterbo, a una decina di chilometri dalla città dei Papi e a quattro, cinque al massimo, dalle Masse di San Sisto dove secoli fa i patrizi costruivano ville e impianti termali. In piena campagna e nella bellezza dei paesaggi, “monnezza” buttata all’interno di ambienti a volta di età romana
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