Venerdì 22 luglio sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, la quarta giornata di studi, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” sui fatti di Reggio del 1970. I Moti di Reggio rappresentano la rivolta urbana d’Europa occidentale del Novecento, con migliaia di feriti, arresti, diverse vittime sia tra i civili che tra le forze dell’ordine. La nuova conversazione, organizzata dal sodalizio organizzatore, rivolge il suo sguardo al bilancio non definitivo dei feriti e delle vittime. Le notizie si fermano ai dati delle prime pubblicazioni storiche a riguardo tale periodo storico, alcune delle quali riguardano i primi 15 mesi della protesta reggina dove rimasero feriti 207 carabinieri e 472 tre le forze di P.S., altri dati riferiscono, non precisando il periodo di 500 feriti tra le forze dell’ordine, oltre mille tra la popolazione civile, diversi mutilati o invalidi permanenti. Anche il bilancio delle vittime non ha ancora una valutazione finale, visto che oltre alle cinque vittime inerenti a Bruno Labate, Angelo Campa-nella, Carmine Jaconis e i due poliziotti Vincenzo Curigliano e Antonio Bellotti, vi sono le sei del Treno del Sole, i cinque anarchici ed un numero di vite di soldati addetti al controllo della linea ferrata non ancora calcolato in via definitiva. Il tema che sarà affrontato dal Segretario Generale FastConfsal Calabria Vincenzo Rogolino, gradito ospite del Circolo Culturale “L’Agorà”, riguarderà il tema inedito inerente alla “Violenza fisica e psicologica subita dai civili durante i Moti del ‘70”. Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da venerdì 22 luglio.
Violenza fisica e psicologica subita dai civili durante i Moti del ’70

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